Montorfano,

Sorge sul versante meridionale dell'altura omonima ed è circondato dalle colline moreniche a sud-est di Como.
Il lago, che ha lo stesso nome, ha una forma tondeggiante, è il più piccolo dei laghi brianzoli ed è alimentato da alcune sorgenti sotterranee.
Il monte (554 m.) si erge come un'altura solitaria, completamente isolata, e appunto per questo è chiamato "Mons Orphanus", ovvero lontano e disgiunto dagli altri monti circostanti.
La bellezza e la posizione del luogo hanno attratto fin dall'antichità l'uomo, che vi si è stabilito per la prima volta all'epoca delle palafitte, durante l'età del bronzo.
Durante l'età del ferro, questa zona fu abitata da popolazioni appartenenti alla cultura di Golasecca: la loro presenza è testimoniata da una necropoli rinvenuta in località Guasto.
In seguto, gli Insubri, popolazione di origine gallica, assoggettarono gli indigeni golasecchiani e costruirono sul monte Orfano una fortificazione ("castrum" o "castellum").
Nel 196 a.C. il generale romano Marco Claudio Marcello sconfisse gli Insubri e aprì il territorio alla penetrazione Romana, conquistando Como, le colline circostanti e ben 28 "castella", fra i quali quello di Montorfano.
Le terre occupate diventarono sede dei primi coloni romani, che portarono nella nostra zona i loro usi, costumi e le loro leggi.
Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C. ricorda questo territorio, oltre che per la sua bellezza, anche per la bontà dei suoi prodotti agricoli.
Con la caduta dell'impero romano, iniziò un momento di abbandono e di decadenza per questa zona, che durerà fino all'alto Medioevo, quando, per esigenze strategiche, venne ripristinato il "castrum" sul Monte Orfano.
Esso venne così incluso in una serie di fortificazioni usate per la trasmissione di messaggi dall'alta Valtellina al Castello Baradello di Como.
Dalla rocca di Montorfano si riusciva infatti a controllare la pianura milanese; per questo il castello fu scelto come rifugio dai soldati di Federico Barbarossa.
In seguito, i Torriani, i Visconti e i Rusconi fecero del presidio montorfanese un importante punto di riferimento durante le loro rivalità familiari, che si inserivano nella lotta per la supremazia tra Como e Milano.
La rocca fu perciò più volte abbattuta e ricostruita, ed il paese sottostante, che nel frattempo era sorto, si trovò spesso al centro delle dispute fra le due città.
Carlo V abbatté definitivamente la fortezza; ora ne rimangono solo pochi ruderi in cattivo stato di conservazione.

Le Passeggiate

Gli amanti delle passeggiate che vogliono conoscere da vicino il lago possono percorrere il sentiero che, partendo dal lido, si snoda tra boschi e canneti e sbocca in località Incastro (Ristorante S. Andrea ).
La percorrenza è molto agevole, il dislivello minimo, e il tempo occorrente è di soli 30/40 minuti.
Chi vuole invece visitare la brughiera, che lambisce la parte sud-est del Comune di Montorfano, può imboccare la strada rurale che parte da Via Molino e si inoltra nel bosco proseguendo sul territorio del Comune di Orsenigo.
E' un percorso ideale, sia a piedi che in mountain-bike o a cavallo.
Si può giungere fino a Verzago, al campo di aviazione, attraverso un susseguirsi di boschi e radure, oppure effettuare un rotazione sulla destra che porta al maneggio del "Grillo".

Il Lido

Uno spiazzo erboso, sulla sponda sud-orientale del lago, accoglie durante la bella stagione numerosi amanti del sole, delle nuotate e della vita all'aria aperta.
Gestito da privati e attrezzato per garantire un adeguato comfort agli avventori, costituisce un' ottima risorsa ambientale per una Domenica in libertà.
L'acqua del lago non è mai troppo fredda e il fondo degrada dolcemente consentendo dei bagni in tutta sicurezza anche ai bambini o alle persone anziane.
L'area balneabile è correttamente delimitata da boe e sorvegliata da bagnini.

Il Golf

Dal 1926 ad oggi, appassionati, campioni e personaggi di fama mondiale, hanno avuto la possibilità di praticare il loro sport preferito su un percorso a 18 buche tra i boschi e il lago: un vero angolo di "green" inglese in Brianza.
Una società gestisce le strutture in un club privato.