Dervio,
Lago, montagna, fiume e boschi costituiscono il patrimonio naturale del suo territorio.
Un clima mite e asciutto d'inverno con estati fresche e ventilate rendono il soggiorno ideale ad anziani e bambini.
Il turismo è prevalentemente estivo con una buona affluenza nelle altre stagioni nei fine settimana.
Spiagge naturali di grande estensione, due porti e grande abbondanza di vento (Tivano o "Tivan" e Breva) per gli amanti della vela e del windsurf.
La pesca è assai praticata, soprattutto nella stagione degli agoni da cui viene preparato il famoso "missultin".
Per gli appassionati della montagna sono possibili escursioni nei boschi o sulle cime delle Prealpi circostanti.
Accanto alla chiesa di S. Quirico e Giulitta prende avvio la mulattiera che porta ai monti di Dervio: Pianezzo, Mai (con i resti del Castelvedro), Vignago, Cangiago, l'Alpe di Pratolungo, Camaggiore, fino al Monte Muggio.
Attraverso la strada provinciale Dervio-Tremenico è possibile raggiungere il Rifugio Bellano ai Roccoli d'Artesso e il Rifugio Roccoli Lorla, base di partenza per i monti Legnoncino e Legnone (2609 m.).
La penisola derviese è attraversata dal fiume Varrone che nasce dal gruppo del Pizzo dei Tre Signori e nella sua vallata offre scorci suggestivi e incontaminati.
Il lago (alto Lario) costituisce forse la principale attrattiva del paese poichè consente la balneazione, la vela e il windsurf, gite in barca e in battello, passeggiate e pesca.
Le rive di Dervio si estendono per circa 5 Km., quasi interamente percorribili.
La riva a sud è detta di "S.Cecilia" ed è protetta dal vento da nord (Tivano), mentre la riva a nord "la Foppa" presenta grandi distese ghiaiose al riparo della Breva, vento umido che proviene da sud.
Grazie all'abbondanza di venti, il tratto di lago antistante è molto frequentato dagli amanti della vela e del windsurf e ospita spesso regate di livello nazionale e internazionale.
A Dervio operano due importanti centri velici: il Centro Vela Dervio e la Lega Navale Italiana; operano a Dervio anche l'Orza Minore e il Fun Surf Center.
Lungo le rive si trovano i due campeggi: "il Rustic" e il "Campeggio Europa".
Cenni storici
Alle origini Dervio era probabilmente un piccolo nucleo di capanne adibite a riparo per i nomadi di origine celtica.
A seguito della conquista romana si sviluppò una civiltà abbastanza evoluta.
I Romani fortificarono i passi obbligati delle valli e si ritiene di quel periodo il Castello in località Mai detto "Castelvedro".
Dopo la caduta dell'impero, le migrazioni barbariche dei Goti e dei Longobardi rafforzarono il sistema difensivo romano e la diffusione del Cristianesimo trasformò in Pievi gli antichi centri di comando.
I Longobardi aprirono la fase feudale con la concessione del territorio all'Arcivescovo di Milano che portò poi alla guerra decennale tra Como e Milano con numerose battaglie navali (che venivano rievocate nelle sagre paesane fino agli anni 50)
Nel Medioevo Dervio e Corenno assunsero il titolo di borgo.
Negli anni 1384-1389 vennero redatti gli Statuti di Dervio e di Corenno che dettavano regole precise sulla vita civile e sociale.
A quel tempo la comunità di Dervio era composta anche da Corenno, Dorio e i paesi della Valvarrone che nel secolo successivo via via si staccarono per formare comunità autonome.
Corenno ritornò a far parte di Dervio nel 1927.
Agli Arcivescovi seguirono i Ducati milanesi dei Visconti e degli Sforza.
Seguì poi la dominazione spagnola che portò ad un periodo di decadenza caratterizzato da scorrerie di briganti (famoso il Medeghino) e da orde barbariche (i Lanzichenecchi).
Con la dominazione austriaca fiorì l'industria del ferro e lo sfruttamento delle miniere dell'alto Varrone.
Nacquero industrie, cartiere, cantieri nautici e laboratori artigiani.
I collegamenti migliorarono infine con la strada dello Spluga (1834) e l'apertura del tratto ferroviario Bellano-Colico (1894).
Monumenti
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, patroni del paese, situata al borgo, risale all'XI-XII secolo.
La Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, costruita ai piedi della montagna, è dedicata ai due martiri del IV secolo ed è una delle chiese più antiche della zona.
La Chiesetta di S.Cecilia, situata in riva al lago, si dice sia stata realizzata come ricovero dei malati ai tempi della "peste manzoniana".
La Chiesetta di S.Leonardo si trova in località Castello.
La Chiesetta di S.Gregorio, al borgo, è situata vicino alla Chiesa parrocchiale.
Corenno Plinio
Superato l'abitato di Dervio, verso Colico, è situato il borgo di Corenno Plinio, un tempo fortificato da mura, che si sviluppa intorno al Castello ed alla Chiesa, in cima al promontorio su un enorme sperone di roccia.
Le antiche case, le contrade ripide, le antiche decorazioni, fanno di Corenno un ambiente unico particolarmente apprezzabile visto dal lago.
Le sorti di Corenno sono legate alla famiglia dei conti Andreani, feudatari dal 1271 dell'Arcivescovo di Milano Ottone Visconti.
Dopo la distruzione del 1449 da parte di Como, Corenno divenne feudo degli Sforza, scegliendo nel 1520 l'autonomia da Dervio.
Nel 1863 aggiunse al proprio nome l'appellativo di "Plinio" in onore del console romano Caio Plinio Cecilio Secondo che aveva qui una sua villa sul lago.
Nel 1927 tornò a far parte del Comune di Dervio pur conservando la propria sede parrocchiale.